Marketing Manager: chi è, cosa fa, come si diventa Direttore Marketing

Marketing Manager definizione

Marketing Manager, Sales Marketing Manager, Web Marketing Manager, Direttore Marketing, Responsabile Marketing, Marketing and Communication Manager, … Junior, Senior,… quanti sono i ruoli del Marketing? Sono tutti necessari? Riuscirà la media e grande impresa italiana a rispondere?

Come sappiamo, il Marketing, se pur sia storia non più recente, è passato alle cronache grazie al Web Marketing, quando – forse – ancora non si chiamava così. Poche aziende italiane, prima dell’avvento del digitale, avevano contemplato di inserire nel proprio team un Marketing Manager, ruolo che spesso era affidato al Direttore Commerciale. Con il Web e l’avvento dei social è nato il miraggio: internet avrebbe risolto tutti i problemi strategici, di budget pubblicitario (percettivamente costava poco) e di acquisizione di clienti. Peccato che spesso questo miraggio sia stato affidato a Social Media Manager o pseudo tali, talvolta chiamati Cuggini per scherno, o pseudo guru che, senza formazione e capacità di analisi, imbracciavano il mezzo di turno sostituendolo alla strategia, convinti, talvolta anche per ingenuità e in buona fede, che Facebook fosse il marketing dell’azienda (e poi Instagram, il sito, ecc.).

Partiamo da un assunto, di cui abbiamo parlato anche nell’intervista con Alessandro Sportelli su fidelizzazione e capitalizzazione:

gli strumenti non rappresentano il Marketing di un’azienda.

Facebook, Instagram, il sito, la SEO, sono tutti mezzi attraverso cui il Piano di Marketing si può realizzare, ma non sono il Piano.

Vediamo dunque la figura chiave che si dovrebbe interfacciare con un Consulente Marketing, sia essa interna o esterna, ovvero il cosiddetto Marketing Manager.

STAI CERCANDO UN MARKETING MANAGER? AFFIDATI A UN TEMPORARY MARKETING MANAGER PER SVILUPPARE IL TUO UFFICIO MARKETING. CLICCA QUI.

 

Marketing Manager: cosa significa?

Con il termine Marketing Manager si definisce la figura del Direttore che ha in capo le azioni di promozione di un’azienda, definendo il Budget di Marketing, il Piano di Marketing e le azioni e i canali da attivare e adottare. Riportando alla Direzione Generale e facendone parte, questa figura, nota anche come CMO, è fondamentale per il raggiungimento degli obiettivi di un Business Plan.

Marketing Manager: dunque, chi è?

Il Marketing Manager è un professionista competente nelle azioni strategiche che servono a un’azienda per raggiungere i suoi obiettivi. Ha formazione di tipo economico o ha fatto percorsi per comprendere le dinamiche economiche di un’azienda. Sa definire il Budget di Marketing e si sa relazionare con la Direzione dell’Azienda.

“I Marketing Manager sono responsabili della gestione della domanda; cercano di influenzarne l’intensità, i tempi e la composizione allo scopo di raggiungere gli obiettivi dell’impresa. Devono individuare i fattori che determinano il comportamento della domanda, definire un piano d’azione in grado di soddisfarla e orientarla in modo più consapevole verso l’impresa” sempre secondo Philip Kotler (Marketing Management).

Il Direttore Marketing  è un professionista sempre più strategico all’interno delle aziende, che ha necessità di almeno tre attitudini:

  • capacità di analisi
  • aggiornamento costante
  • forti skill relazionali

Un’azienda iper-strutturata potrà avere al suo interno più Marketing Manager, tra cui una figura senior che li coordini. Potrebbero infatti esserci differenti piani marketing di prodotto o di linea, come illustra anche il Manuale di Marketing edito da McGraw-Hill, nel quale è ben rappresentata, ad esempio, la struttura Marketing di un’azienda che produce beni di largo consumo come potrebbe essere Kraft, o Barilla, In sostanza, un buon piano di marketing non può essere portato avanti da una sola persona.

Quali competenze e requisiti servono per essere un buon Marketing Manager?

“Il marketing management è l’arte e la scienza della scelta dei mercati obiettivo, nonché dell’acquisizione, del mantenimento e della crescita della clientela tramite la creazione, la distribuzione la comunicazione di un valore superiore rispetto ai concorrenti”, o almeno così è secondo Kotler.

Un buon Marketing Manager, come accennavamo prima, ha:

  • capacità di analisi, ovvero è in grado di comprendere i problemi analizzandoli per focalizzarsi verso una o più soluzioni. I suoi Basic Indicator risiedono in strumenti di vario genere per la misurazione dei dati e dei KPI
  • aggiornamento costante. Il mondo del Marketing è in continua evoluzione, così come ha sottolineato Philip Kotler, fondatore del Marketing Moderno, nel suo “Marketing 4.0”, ovvero il libro in cui per la prima volta si è davvero misurato con i cambiamenti epocali dettati dal Digital Marketing. Questa evoluzione costante costringe a misurarsi ogni giorno con nuovi trend e nuovi strumenti, di cui non si potrà mai sapere tutto, ma è fondamentale conoscere l’essenza.
  • forti skill relazionali. Il Marketing moderno va gestito verso l’interno e verso l’esterno dell’azienda e il Direttore Marketing fa spesso da trait d’union tra consulenti e direzione, ma anche tra collaboratori e mercato. È importantissimo che conosca lo stile di comunicazione aziendale, i suoi valori, la sua vision e la sua mission e che adotti il giusto approccio comunicativo.

Come si diventa Marketing Manager? Formazione e percorso di studi

Per diventare Marketing Manager sono fondamentali lo studio e l’esperienza. Non si può diventare Marketing Manager se non ci si è confrontati con il mercato e si è messa la testa su più progetti e più aziende.

Le basi di marketing sono fondamentali e un percorso universitario o un master sono essenziali per diventare Direttore Marketing di un’azienda. Purtroppo ci sono molte risorse che si sono improvvisate dopo qualche corso di social media management o qualche esperienza in agenzia. Sono risorse junior, che se ben formate e responsabilizzate, oltre che guidate, e possono sicuramente diventare Marketing Manager, ma il ruolo direzionale non può essere affidato a caso.

Abbiamo visto anche che il solo percorso universitario non basta. Il ruolo delle università è cambiato negli ultimi anni ma rimane uno scollamento importante tra formazione e mondo del lavoro, specie nel marketing. Una gavetta in agenzia può aiutare ma il risultato atteso migliore sarebbe quello di poter far sporcare le mani su più fronti e strumenti. Al di là delle basi citate, infatti, poter testare e vedere come funzionano i mezzi aiuta il direttore marketing a essere più consapevole e più efficace.

Marketing Manager: cosa fa il Direttore Marketing?

Il Direttore Marketing è colui che crea, vigila, controlla e rende operativo il Piano di Marketing, interfacciandosi con la Direzione dell’azienda per condividere le scelte strategiche e definire il budget. Rispetto al Budget di Marketing il suo ruolo è fondamentale. Il Marketing Manager ha infatti il compito di comprendere, definire e gestire il conto economico del suo Planning, verificando che gli investimenti vengano fatti nel modo giusto e sui canali giusti, con i corretti ritorni, pronto a intervenire nel caso in cui qualcosa non torni o vi siano modifiche da approntare.

“Al livello più generale, gestione del marketing coinvolge 5 passaggi principali: stabilire un obiettivo, sviluppare la strategia, progettare la tattica, definire il piano di implementazione e identificare le metriche di controllo per misurare il progresso verso l’obiettivo prefissato” questo almeno secondo il metodo G-STIC che si può approfondire su “Strategia e Valore” di Alexander Chernev.

Ferrandina propone, nel suo “Il Marketing Plan” un approccio differenziato tra marketing segmentato e marketing concentrato, identificando come fasi del processo di costruzione del marketing plan ad opera del Direttore Marketing: lo studio del mercato, la segmentazione, il targeting e il posizionamento. Che usi uno o l’altro approccio, o altri ancora, il CMO deve essere in grado di trasferire quanto prodotto e strategicamente realizzato al team, il che può richiedere anche diverse settimane, in fase iniziale di sviluppo.

Quali responsabilità ha il Marketing Manager?

Mentre un tempo – come evidenzia anche Seth Godin nel suo illuminante “La Mucca Viola” – i Marketing Manager votati alle azioni di massa non si ponevano il problema della misurazione dei risultati e del controllo dei dati oggi, grazie anche agli strumenti offerti dal Web Marketing, il CMO ha la responsabilità di interrogarsi e confrontarsi con il suo team e la direzione in merito ai risultati. “Misurare significa ammettere quali sono i guasti per mettersi in condizione di porvi rimedio” sottolinea Seth Godin. Se, come nella sua visione, il Direttore Marketing è anche quella figura che può creare Mucche Viola, il suo compito altrettanto importante è rendersi capace di verificare che queste funzionino.

“La misurazione è indispensabile al successo”.

Quindi il direttore Marketing deve:

  • comprendere il Business Plan e le voci relative al Marketing inserite, nonché agire sulle politiche di CAC se necessario
  • confrontarsi con tutti i reparti aziendali e la direzione per guidare le attività di promozione
  • coordinare il marketing esterno e quello interno
  • costruire il Piano Marketing sia a livello di comunicazione che di mezzi
  • scegliere i fornitori esterni e le risorse interne indispensabili, comprendendo costi e benefici dell’outsourcing se necessario (anche in confronto con il reparto HR)
  • fornire report e feedback agli stakeholders interni
  • fornire report periodici sull’andamento
  • dare visione di breve, medio e lungo periodo
  • strutturare i KPI e controllarli
  • operare sempre secondo la Corporate Identity, garantendo la tutela del Brand, i suoi valori e proteggendo il suo approccio comunicativo
  • collaborare con altri manager, se interni, come il Direttore Commerciale, il Web Marketing Manager
  • ricordare che non esistono solo piani di External Marketing ma che è importante anche l’Internal Marketing di un’impresa

Analisi di Mercato: sono importanti per la Direzione Marketing?

Come può riuscire a monitorare tutto? Il Direttore Marketing può avvalersi di tanti strumenti ma ce n’è uno che è fondamentale, di cui deve conoscere le dinamiche e su cui deve strutturare le risorse, siano esterne o interne. Lo strumento che non può mancare al Marketing Manager di un’azienda è l’Analisi. Attenzione! Un CMO vincente ha capacità di analisi, certo, ma qui non parliamo di skill, piuttosto intendiamo che chi fa Marketing deve sapere cosa significa analizzare il mercato e avere dei ritorni che siano funzionali alla strutturazione di azioni efficaci per il Piano Marketing e i risultati aziendali a beneficio del target.

Fare Analisi di Mercato significa saper comprendere come stia avanzando attraverso l’osservazione e l’interrogazione.

Non si fa Analisi di Mercato sulle percezioni

o quanto dicono i commerciali o pensa l’AD. Gli Stakeholder, attraverso la loro sensibilità, possono farci capire delle cose importanti del mercato, ma rimangono input soggettivi, che vanno analizzati e corrisposti con le dovute attenzioni. Quindi questi input, così come lo studio dei risultati attesi rispetto a quelli ottenuti, possono fornire gli obiettivi delle Analisi da porre in essere, ma non possono essere le analisi stesse. Un Marketing Manager deve saperlo e deve organizzarsi per continuare a confrontarsi con il mercato, attraverso survey specifiche o ricorrenti, ascolto, strumenti di Sentiment Analysis ma soprattutto confronto tra risultati del Piano di Marketing e del Business Plan e revenue ottenute.

Quando creiamo un Piano di Marketing per un’impresa l’analisi è una delle prerogative del Metodo Marketing Strategy Solutions proprio perché sia in fase di costruzione che in avanzamento dei lavori dobbiamo essere sempre consapevoli di cosa accade fuori.

Obiettivi del Marketing Manager

Gli obiettivi del Marketing Manager sono di fatto gli obiettivi del Marketing. Il Marketing dovrebbe essere l’attività strategica che permette all’azienda di farsi conoscere e vendere di più, migliorando la revenue e i risultati rispetto al proprio mercato di riferimento e al proprio target. Il Marketing è quel boost che consente a un’impresa di raggiungere i risultati proposti e attesi in un Business Plan. 

“Il fulcro della gestione del marketing è nello sviluppo e nell’implementazione di piani operativi che creino valore per il cliente target”, l’impresa e i suoi collaboratori, secondo Alexander Chernev.

Il Direttore Marketing dovrebbe avere questo stesso obiettivo: creare un piano, renderlo operativo e organizzato e monitorarlo perché l’azienda possa dotarsi di tutte le risorse necessarie al raggiungimento dei risultati. L’obiettivo secondario, ma non meno importante, del Marketing Manager, oggi, è anche quello di dotarsi delle risorse corrette per portare avanti questo piano, siano esse interne o esterne all’azienda. Vedremo che tanti sono i ruoli del marketing e tanto facile è confonderli. Inoltre, nello sviluppo di mercato del web marketing sono emerse agenzie e tante figure di supporto, tanto che confondersi è facile e definire chi fa cosa non è sempre così scontato.

Spesso abbiamo visto, in anni di consulenza, i piani marketing arenarsi perché non c’era una figura idonea a curare il sito, o un analista capace di leggere i risultati, o ancora un copywriter in grado di veicolare in modo corretto i contenuti aziendali. Sembrano sciocchezze, ma sono problematiche con cui il Marketing Manager si confronta ogni giorno e che limitano i fluire del suo lavoro, allontanando di conseguenza il raggiungimento degli obiettivi.

Lavorare come Marketing Manager: job description del Direttore Marketing

Qual è la Job Description del Marketing Manager? Non ce la dobbiamo certo inventare. Ci sono molti siti da cui è possibile attingere e prendere spunto se si sta cercando un Marketing Manager per la propria azienda e si vuole creare una Job Description adeguata al ruolo.

Solo una precisazione: il Marketing Manager non fa tutto! Il CMO ha un ruolo strategico nell’azienda, tendenzialmente non operativo. Non ricercate nello stesso ruolo chi fa i social, il copy, la SEO e anche le campagne, questo non è il Direttore Marketing.

Riprendiamo la descrizione del ruolo di Marketing Manager che fa LinkedIn, che inserisce anche un po’ di storytelling nella Job Description:

“The only way people become aware of a product, service, or idea is if it’s marketed well. A marketing manager builds that awareness by developing and executing on marketing strategies to meet consumer need — and maximize profits. Working in industries as varied as advertising, hospitality, healthcare, finance, technology, retail, and education, marketing managers are integral to a company’s success. They manage internal teams, craft (or oversee) promotional messaging and products, and work to publish or distribute them to the public via media, advertising, and social media. Depending on the size of the company, they may be one of many marketing managers, specializing in a group of products or services, or a specific area of execution.”

Marketing Manager o Direttore della Comunicazione?

Le grandi aziende distinguono solitamente tra chi si occupa della comunicazione e chi si occupa del marketing.

Nel nostro Paese, soprattutto, come accennavamo all’inizio dell’articolo, si è sempre fatto tanta confusione nell’affrontare la questione “marketing”, spesso delegata all’ambito commerciale  o alle agenzie – quelle sì – di comunicazione.

Come può un’azienda senza un marketing manager, anche fosse temporaneo, affidare la comunicazione completamente all’esterno? Chi si occupa di comunicazione deve essere guidato da una Corporate Identity, un obiettivo e un piano.

Il responsabile della comunicazione, sia esso un consulente o il Manager interno, dovrebbe dunque lavorare di concerto con il Marketing Manager. L’uno si occupa più della parte quantitativa, l’altro di quella concettuale e qualitativa. Non è facile distinguerli, tanto che talvolta il Direttore della Comunicazione può fondersi con il Brand Manager o, addirittura, il Direttore Marketing può assumere i tre ruoli insieme. Se sia corretto o meno, sta nella descrizione dei ruoli e nelle competenze che dovrebbero avere, che sono effettivamente molto diverse. Mentre un direttore marketing dovrebbe avere competenze di economia, il direttore della comunicazione dovrebbe avere un bagaglio più umanistico e psicologico. Nel tempo, l’uno sarà affascinato dall’altro, ma è fondamentale ricordare che hanno cuori e anime distinti.

Temporary Marketing Manager sì o no?

E se non c’è un marketing manager? Il consiglio è di valutare l’inserimento di una figura temporanea, che può essere anche quella di un consulente esterno o di un’agenzia votata al marketing strategico data driven.

Non sempre l’azienda è pronta all’inserimento di un Direttore Marketing e si può cercare quindi di valutare un percorso per capire quale figura sia più idonea all’azienda. Questo avviene in particolar modo nelle startup o nel lancio dei franchising.

L’obiettivo del Temporary Marketing Manager non è dissimile a quello del Direttore Marketing interno, ma alla fine del suo percorso sarà importante che crei le basi per la creazione del ruolo aziendale o che sia stato in grado di coordinare e gestire il team.

Il Temporary Marketing Manager, che non va confuso con il consulente, potrà inserirsi per alcune giornate o per fasi specifiche e non è detto che nel suo mandato abbia in capo una sola azienda. Il contratto da gestire con questa figura dovrà attestarsi su specifici obiettivi piuttosto che su singole mansioni od orari. Un Temporary Marketing Manager ha un ruolo, come dice la parola, temporaneo. Starà all’azienda – e al manager – definire se vi siano i presupposti per proseguire insieme il percorso. Queste figure di Direttori Marketing Pro Tempore, che talvolta si possono inserire anche in percorsi di rilancio aziendale, sono spesso più stimolati dall’approcciare diverse tipologie di aziende che dal concentrarsi su una soltanto. La loro capacità di conoscere diversi mercati e l’aver sondato diversi clienti li rende solitamente più proattivi e focalizzati verso gli obiettivi.

 

CERCHI UN TEMPORARY MARKETING MANAGER? CONTATTACI!

 

Marketing Manager VS Consulente Marketing?

Quando si chiede supporto a un consulente marketing deve essere ben chiaro se esso debba avere il ruolo di Marketing Manager temporaneo, come visto prima, o se sia un vero e proprio consulente, con o senza team. Il vantaggio di affidarsi a un Consulente Marketing c’è anche per un Marketing Manager. Nella gestione dell’operatività e delle incombenze quotidiane il Consulente diventa una sorta di braccio destro del Direttore Marketing e può aiutare il suo team e l’azienda a

  • fare analisi di mercato
  • osservare con occhi diversi il mercato
  • re-impostare la strategia
  • formare l’ufficio Marketing
  • identificare nuovi modi/strade per la comunicazione
  • e tanto altro

Marketing Manager e Consulente Marketing lavorano a braccetto e l’esperienza esterna può essere un valore per l’azienda, che ha modo di confrontarsi con nuovi approcci e scenari.

Marketing Manager per Franchising, il Direttore Marketing della rete

Il Marketing Manager dei Franchising deve avere competenze specifiche nel settore dell’affiliazione commerciale. È suo compito saper gestire il Piano Marketing su almeno tre livelli:

  • franchisor e suoi obiettivi di branding e crescita della rete
  • network degli affiliati e loro clienti
  • eventuale ecommerce centrale

Le competenze di Marketing Interno o la collaborazione con professionisti specializzati nel Marketing per Franchising fanno ovviamente la differenza, trattandosi di un settore estremamente complesso e sfidante.

Oltre alla comprensione degli strumenti di Business Intelligence che possono fare la differenza nel monitoraggio dei risultati dei franchisee, il Marketing Manager di un Franchising deve essere in grado di dialogare e strutturare, di concerto con gli altri reparti del Franchisor, il Manuale Operativo e il Contratto, che sono strumenti fondamentali non solo per la costruzione della rete ma anche per la tutela del brand a latere.

Con il Metodo Franchising Strategy (Marketing per Franchising) abbiamo da anni reso concreto questo percorso, che parte sempre dall’analisi. Un’analisi che si fa ancora più importante quando si deve aprire in Franchising. In questo caso, si tratti di un Franchisor in fase di Startup o di un affiliato per cui valutare l’apertura, il Marketing Manager deve intervenire per coordinare e gestire al meglio lo sviluppo, usando non solo competenze di Analisi di Marketing, ma anche di Assesment sull’individuazione delle risorse e commerciali nell’affiancamento al team di sviluppo. Un ruolo anche in questo caso fondamentale, quello del Direttore Marketing di un Franchising, strategico e scalabile nel processo di ampliamento della rete, soprattutto se ha velleità di espansione su altri mercati.

Web Marketing Manager

Il Web Marketing Manager non è il Marketing Manager, innanzitutto. E il Web Marketing non è il Marketing. Lo sosteniamo da sempre: esiste un solo marketing.

Il ruolo del Web Marketing Manager è dunque assoggetto a quello del Direttore Marketing e deve riferire a questo le sue azioni, che sono solo una parte del piano di Marketing. In un’azienda che ha l’ecommerce come canale di vendita unico o principale il Web Marketing Manager avrà sicuramente un ruolo più importante che altrove, mentre potrà essere meno impattante nel Retail o nelle aziende che vendono offline.

Il Direttore Marketing Digitale avrà una grande competenza degli strumenti tipici del Web Marketing, aiutanto il CMO a stutturare i piani e comprendere i risultati di un canale continuamente in trasformazione come lo è Internet. La sua figura potrà avvalersi di un Team dedicato, con ruoli specifici, dallo sviluppatore al social media manager, dal SEO all’advertising specialist, fino all’analista di dati.

Il reparto Web Marketing di un’azienda ha sicuramente caratteristiche e peculiarità autonome, ma nei suoi obiettivi dovrà sempre e comunque confrontarsi con il Business Plan, il Budget di Marketing e i risultati, promossi e gestiti, oltre che organizzati, dal Direttore Marketing.

Marketing Manager famosi

Negli ultimi anni i direttori Marketing sono diventati quasi delle Rock Star, prendendo il ruolo che un tempo era dei grandi creativi delle agenzie di comunicazione più famose (di cui avevano molto spesso il nome). Se Kotler rimane il padre del marketing moderno, circondato da figure chiave come Ansov o Porter, e se Keller e Aaker sono gli scienziati del Brand, vediamo dunque quali figure sono emerse nel tempo tra i Direttori Marketing, tanto che alcune riviste o quotidiani sono arrivati a stillare una classifica annuale dei più famosi e influenti. Ne citiamo alcuni, per la loro fama e quella delle aziende in cui operano/hanno operato, che abbiamo avuto modo di stimare anche noi:

  • Keith Weed è sicuramente il Marketing Manager più influente del mondo, e lo ha detto anche Forbes, per due anni consecutivi. Si tratta del Direttore Marketing di Unilever, multinazionale anglo olandese estremamente complessa e strutturata, con un budget di Marketing per il 2020 che supera i 7 miliardi di euro. Con 38 digital hub interni Unilever sta affrontando una nuova sfida: quella di internalizzare la gran parte delle attività di marketing, creando specifici uffici che siano pronti a rispondere alla rivoluzione digitale in corso nell’azienda.
  • Linda Boff, Marketing Manager di General Electric, una delle aziende che più sono passate alle cronache per le attività di marketing interno e l’attenzione agli stakeholders. GE è sicuramente una delle multinazionali che più sta subendo i cambiamenti del mercato e sono da osservare le azioni che verranno intraprese in futuro. Linda si è classificata tra le prime 10 top CMO per Forbes.
  • Rick Gomez è il CMO di Target, un brand che, attraverso store fisici e un ecommerce con migliaia di referenze, risponde al bisogno di arricchire la propria casa a prezzi contenuti. Per quanto il suo ruolo sia meno visibile per il mercato italiano, in cui Target non è ancora penetrato, ci è piaciuto l’approccio di Gomez e la sua presa di posizione sul ruolo del direttore marketing:

    “Una delle principali responsabilità del CMO è di rappresentare e comunicare lo scopo e i valori di un’azienda sia internamente che esternamente”
    (fonte: Forbes)

  • Kelly Bennett di Netflix è sicuramente un altro CMO da tenere sotto osservazione, se pur non faccia più parte della piattaforma dalla fine del 2019. Ha avuto la capacità di portare Netflix, in 6 anni, da 25 a 139 milioni di utenti, gestendo investimenti fino a più 2 miliardi di dollari sul mercato mondiale.

I migliori Marketing Manager Italiani

Purtroppo nella top list di Forbes dei CMO c’è solo un brand italiano, Ferrari, con Enrico Galliera, Direttore Marketing. Purtroppo perché, nonostante l’ardua battaglia per far comprendere il ruolo strategico del marketing, crediamo che ci siano dei Marchi italiani che hanno fatto la differenza, sapendosi evolvere e migliorare negli anni. Per quanto le nostre formazioni accademiche siano difficilmente pratiche, ci sono molti italiani che hanno saputo distinguersi e che, accettando la sfida, guidano i reparti marketing di aziende di grande successo, con risultati encomiabili. Ecco alcuni dei migliori direttori marketing italiani che abbiamo incrociato:

  • Marina Salamon, imprenditrice che ha acquisito e fondato Doxa e Connexia, due aziende leader in Italia nel settore Marketing.
  • Giancarla Pancione, Direttrice Marketing di Save The Children Italia, da vent’anni nel mondo del foundraising, che recentemente abbiamo avuto la fortuna di incontrare durante un evento e che ci ha raccontato la grande sfida della ONG in un momento storico come quello del Covid-19
  • Enrico Baldazzi, Head of Marketing di Gardaland, che oggi fa capo al Gruppo Merlin e che si è misurato con grandi cambiamenti ed evoluzioni aziendali, fino a quella imposta dal lockdown e dalle restrizioni dovute al Coronavirus. Gardaland è il primo parco divertimenti in Italia, un’istituzione, che ha bisogno di continui investimenti e adeguamenti ai trend di comunicazione.
  • Christian Modolo, Direttore Marketing del Gruppo Vicenzi da più di 10 anni, che ha gestito e coordinato importanti passaggi nella comunicazione aziendale come il rilancio di Matilde Vicenzi e l’acquisizione di Grisbì.

Marketing Strategy Solutions e i Marketing Manager

Il Metodo Marketing Strategy Solutions nasce per supportare le aziende e ben si interfaccia con la Direzione Marketing per supportarla, sia nell’analisi che nello sviluppo di un Piano di Marketing operativo.

Il nostro obiettivo è quello di migliorare la strategia aziendale, o crearla qualora non vi sia o manchi la figura del Marketing Manager. Siamo stati prima di tutto direttori marketing, nella nostra vita, e ci siamo misurati con tante ore di consulenza. Abbiamo visto pro e contro degli approcci alla comunicazione e all’impostazione di un piano strategico.

Il Marketing Manager per noi è un ruolo chiave. Se non è presente, possiamo aiutare a individuarlo. Nel tempo, questa funzione si integra nel crescere dell’azienda e il nostro team può supportare la sua crescita, accompagnando il cliente anche nell’eventuale selezione di un Direttore Marketing idoneo al ruolo e al Piano Strategico Impostato.

Raccontaci il tuo bisogno, creiamo la tua soluzione.

 

 

 

Share this article:

Facebook
Twitter
LinkedIn
WhatsApp